Peppe 2

7° posizione generale – 4° posizione categoria – 01:31:08

“30 aprile 2014, ore 9.00 circa, sono sveglio da pochi minuti non perché sia un pigrone ma perché ho fatto tardi al lavoro la sera precedente. Mia moglie Simona mi chiama: “vieni che ti stanno cercando al telefono!!!!”. Ma chi sarà mai, non possono chiamarmi ancora dal lavoro!…. “Pronto…” mi risponde una gentile voce femminile con l’inconfondibile cadenza altoatesina: “La chiamo per conto di SPORTLER, ho il piacere di comunicarLe che ha vinto due pettorali ed un soggiorno per partecipare alla Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi”.
Temporeggio alcuni secondi per cercare di capire di cosa si tratta; avrei voluto dire “ma io non ho partecipato ad alcun concorso” ed invece, con un sorriso a dir poco a 32 denti dico “Ma è una cosa meravigliosa, grazie!” e non so quali altre locuzioni piene di emozioni abbia potuto esprimere.

Poi ho iniziato a capire… è stata mia moglie che mi ha voluto fare una sorpresa… ma forse questa è stata una sorpresa anche per lei perché non avrebbe mai immaginato che questa bellissima notizia sarebbe arrivata il 30 aprile… proprio il giorno del mio compleanno… quale miglior regalo per me che da quando ho scoperto questo meraviglioso sport, purtroppo da poco tempo, è diventato una parte molto importante della mia vita.

Finito di festeggiare è già ora di pensare alla preparazione; mi rendo conto che si tratta di una gara dura, su un percorso tecnico e per di più ad una altitudine alla quale io non sono abituato a correre, vivendo in una città di mare come Genova. E allora subito a cercare percorsi di saliscendi sulle colline dell’entroterra ligure, insieme a mia moglie, che oltre ad essere la mia amatissima compagna di vita è anche la persona con cui condivido quasi tutti i miei allenamenti e le gare che spesso diventano anche l’occasione di simpatiche trasferte.

Questa però non è una trasferta come tutte le altre, voglio dare il meglio di me stesso, per onorare la vittoria in questo bellissimo concorso. Dopo due mesi di preparazione fatta non proprio come avrei voluto, anche perché il lavoro spesso non consente di rispettare i programmi prefissati, è l’ora di partire. L’alloggio è previsto presso l’Hotel Ritterhof a Siusi. Arriviamo la sera di venerdì e subito si può assaporare la calda accoglienza degli altoatesini che nonostante la tarda ora ci fanno trovare un’ottima cena.

La mattina successiva, dopo un’ottima colazione, iniziamo ad assaporare la bellezza di questi luoghi fantastici. Prati verdissimi e fioriti, aria pulita, montagne che si innalzano sul cielo azzurro, il suono dei campanacci delle mucche, emozioni tutte nuove per chi quotidianamente è costretto alla vita frenetica di una città caotica. Verrebbe voglia di camminare tutto il giorno lungo i meravigliosi sentieri che si intrecciano sull’altopiano ma forse è meglio non esagerare perché le gambe serviranno poi per affrontare la gara.

Finalmente è arrivato il grande giorno… raggiungiamo Compaccio con la cabinovia. La tensione si è protratta tutta la notte ma adesso, appena scesi dalla cabina e dopo aver visto le indicazioni per la partenza, l’emozione è grandissima. L’altopiano è meraviglioso; non sono un frequentatore della montagna e quindi tutto mi sembra una bellissima novità. Non so più se voglio tirare al massimo e forse perdermi, a causa della fatica un pò di queste bellezze, oppure godermi il paesaggio, anche a discapito del risultato… ma tanto so già la risposta: per me la gara è gara.

È arrivato il momento della partenza; ho una specie di termometro che mi dice se sono abbastanza concentrato e che mia moglie ogni volta mi controlla prima dello start: mi dice che ho le mani gelide, buon segno…3-2-1- via!!!!! Parto con un passo tranquillo, non voglio esagerare, la gara è lunga. Per i primi due km mi troverò intorno alla trentesima posizione. Poi inizia la salita; alcuni tornanti in asfalto dove inizio a conquistare alcune posizioni; nel successivo sentiero sterrato supero ancora alcuni concorrenti. Le sensazioni sono bellissime, lungo tutto il percorso si incontrano persone che ti incitano ed io rispondo a tutti sorridendo, salutando o facendo il gesto dell’ok.

Ogni 2,5 km si incontra un piacevolissimo ristoro che permette di ripristinare le necessarie energie. Dopo una lunga discesa ed un altrettanto lungo falsopiano si risale nuovamente e questa volta la salita è ancora più impegnativa. Raggiungo il concorrente davanti a me in cima alla salita ma poi quando ricomincia la discesa lui mi distanzia nuovamente. Dopo aver “scollinato” penso che la parte più difficile è finita ma devo rimanere ancora concentrato perché ora voglio almeno mantenere la posizione che mi sono guadagnato.

Dopo il controllo al 18° km inizio a vedere nuovamente Compaccio; ce la metto tutta, il gonfiabile è ormai a vista. C’è ancora una piccola salita che mi separa dall’arrivo. Mi viene da piangere, attraverso il traguardo a braccia alzate, sono settimo assoluto!!!!! In 1h31m08s! Mi grido: “Grandeee!”
Ma la mia gara, come tutte le altre alle quali partecipo, non finisce qui! Prendo un bicchiere d’acqua e ripercorro la strada al contrario, in attesa di incontrare mia moglie! Rifaccio la salita, questa volta camminando perché le mie gambe non ne hanno più, ma al 19° km la vedo arrivare con una grinta da leone! È concentrata e capisco che non devo dirle niente, per non distrarla e allora le corro a fianco. Come un leone affronta anche lei l’ultima salita e anche lei taglia il traguardo con le lacrime agli occhi! 2h09m24s! Grande risultato per la gara più bella della nostra vita!!!!”

 
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