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170° posizione generale – 27° posizione categoria – 01:59:41

“Con la fatica ancora nelle gambe scrivo questo piccolo resoconto sul nostro weekend all’Alpe di Siusi.

Io e il mio compagno di corsa Giordano ci mettiamo in viaggio sabato dopo pranzo, dopo aver preparato le nostre borse: scarpe, cronometro, completo da gara e poco altro. Confidiamo nel bel tempo! Partenza: Vicenza, Arrivo: Siusi allo Sciliar.

Lo spettacolo che ci accoglie nel paesino tirolese è fantastico: la luce della sera che rende blu il cielo, da cui spicca il profilo inconfondibile dello Sciliar… e il nostro hotel è proprio sotto, un posto quanto mai azzeccato!

Nonostante le tentazioni delle specialità tirolesi optiamo per una cena più leggera, qualcosa che ci lasci dormire una notte riposante in vista delle fatiche di domenica. Certo che al prosecchino offerto all’arrivo non abbiamo saputo dir di no!

Stanchi dal viaggio e non troppo interessati alla partita del mondiale, cadiamo in un sonno profondo, interrotto solo dalla sveglia del mattino dopo: ore 6.50.

A colazione siamo tra i primi, ma riconosciamo presto altri corridori: non sono tanti che di fronte ad un buffet da far invidia ad un matrimonio si prendono solo qualche fetta di pane e marmellata e un the…

Alle 8.20 siamo in funivia, alle 8.40 ritiriamo i pettorali, ci cambiamo, lasciamo giù le borse e via con un po’ di riscaldamento. Il tempo intanto tiene, anzi, spesso esce fuori un caldo sole che ci fa optare per un vestiario il più leggero possibile, le nuvole non pare impensieriscano.

Siamo entrambi meravigliati dal posto, è la prima volta che veniamo: un alpe bellissima, circondata da splendide montagne…riconosciamo subito il Sassolungo e il Sassopiatto oltre al vicino Sciliar. Ma la vista arriva ben più lontano!

Quando ci posizioniamo in griglia, qualche minuto prima delle 10, decidiamo subito di andare ognuno con il proprio passo: le aspettative sono diverse e il ritmo pure. La gara inizia alle 10, qualche km di asfalto pressoché pianeggiante, e poi su per un sentiero (molto ben tenuto, come ovunque nel percorso), con pendenze comunque mai troppo impegnative, anche se mi trovo qualche volta a camminare “imbottigliato” tra la gente. Un ristoro ci allieta alla fine della prima salita, e poi giù per una strada larga per tornare a correre alcuni km quasi pianeggianti tra bellissimi prati, con qualche mucca che ci guarda incuriosita. In alcuni tratti sono perfino presenti alcune passerelle di legno, che ci evitano dei tratti alquanto “paludosi”. La vista è sempre stupenda, e quando la salita si fa più dura alzo gli occhi e rinfrancato dal panorama ritrovo subito il passo migliore: una gara così è bella da correre senza troppo guardare il cronometro. Passo così la metà del percorso sentendo che sto bene, non ho forzato, la (poca) esperienza che ho mi dice di partire tranquillo e aumentare semmai alla fine. Scoprirò poi che Giordano ha fatto il contrario, ma lui…ha un altro passo! Ultima salita, mancano circa 6 km all’arrivo, forse qualcosa di più. Sto bene e passo molta gente, veloce poi anche in discesa e nelle parti più pianeggianti: do un occhiata al tempo e vedo con stupore che non sono lontano da finire in circa due ore la gara! Va detto che i miei tempi non sono certo gran cosa, ma ognuno trova le motivazioni in ragione dei proprio limiti. E così, visto che per una mezza maratona il mio tempo oscilla tra 1.40 e 1.45, pensare di chiudere entro le due ore mi motiva a dare tutto in questi ultimi km! Ormai vedo il traguardo, sono in discesa, ho ancora qualche minuto prima delle 2 ore, via via via! Ma arriva la sorpresa: la strada non porta diretta all’arrivo, scende invece, poi curva e risale…! Sono solo 200 metri, ma la fatica si sente ormai! Lascio all’immaginazione i pensieri che mi attraversano in quel mentre, e do un occhiata all’orologio: è già 1h59′ che corro, non mollo certo ora! E così con sprint finale chiudo in 1h59’51” (forse un po’ meno “real time”): missione compiuta! Finisco con il sorriso, per il bel percorso affrontato, per le viste stupende, per il tempo (meteorologico) che ha tenuto e non ultimo per la soddisfazione cronometrica: tutte piccole soddisfazione, ma che insieme rendono la corsa molto ben riuscita.

Trovo Giordano poi in fila per le docce, un po’ affaticato ma felice: ha chiuso con un tempone, 1h 43′ 15”!

Consumiamo l’ottimo pasto incluso con il pacco gara, e ci stendiamo nel prato, con ancora un po’ di sole che ci scalda (e abbronza!). Concordiamo entrambi sulla bellezza del percorso e sull’efficienza dell’organizzazione, con ristori nei punti giusti e con un tracciato ottimante segnato e curato.

Lasciamo infine l’alpe, contenti di aver speso un bellissimo weekend tra sport e natura.

Un grazie infinito a SPORTLER che tramite il concorso “Vinci il tuo pettorale!” ci ha regalato partecipazione e pernottamento, oltre che un grande sorriso!

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