Decine di chilometri, salite interminabili e migliaia di metri di dislivello da percorrere in una cornice mozzafiato fanno del Sellaronda HERO una delle maratone di mountain-bike più dure e spettacolari al mondo.

Il Sellaronda HERO, probabilmente la gara di mountain-bike più impegnativa delle Dolomiti, si svolgerà il 27 giugno 2015 in una cornice mozzafiato: 4.015 biker si cimenteranno con uno dei due tracciati che si snodano intorno al Gruppo del Sella, con vista sulle maestose cime, dichiarate dall’UNESCO patrimonio naturale dell’umanità, il primo per 85 km e 4.500 m di dislivello e il secondo per 60 km e 3.400 m di dislivello. La maratona parte da Selva di Val Gardena e attraversa i quattro passi divenuti ormai leggenda, il Passo Gardena, il Passo Campolongo, il Passo Pordoi e il Passo Sella, toccando con il tracciato più lungo anche il Passo Duron, per poi giungere al traguardo sempre a Selva di Val Gardena. Quest’anno, per la prima volta, il Sellaronda HERO è valido anche per l’UCI Marathon World Series.

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Per diventare un vero Sellaronda HERO, quindi, non bastano forma fisica, tenacia, grinta e resistenza, ma serve anche la giusta attrezzatura: le condizioni atmosferiche che cambiano rapidamente, il forte dislivello e i tratti tecnicamente impegnativi rappresentano una vera e propria prova atletica, sia per gli atleti sia per l’abbigliamento che indossano. Partner ufficiale del Sellaronda HERO fin dalla prima edizione del 2010, GORE BIKE WEAR® ha accolto questa sfida e sviluppato una soluzione pensata appositamente per gli appassionati di mountain-bike alla ricerca delle massime prestazioni: il nuovo Outfit System ALP-X PRO, quattro capi di abbigliamento altamente funzionali e progettati per essere indossati insieme.

GORE BIKE WEAR

Outfit System ALP-X Pro

GORE BIKE WEAR Alp-X Pro 2in1 Shorts+

Per la prima volta, i pantaloncini+ ALP-X PRO 2in1 combinano la funzionalità della salopette da gara con l’estetica e la protezione degli shorts da mountain-bike, coniugando così il meglio di entrambi i capi. Una vera e propria innovazione e una soluzione a oggi unica sul mercato.

GORE BIKE WEAR Alp-X Pro WS SO Zip-Off Jersey

La nuova ALP-X PRO WS SO Zip-Off è giacca e maglia in uno. Il tessuto WINDSTOPPER® Soft Shell elasticizzato e le maniche staccabili assicurano comfort e versatilità praticamente a qualsiasi temperatura.

GORE BIKE WEAR Alp-X Pro WS SO Shorts

Grazie alla tecnologia WINDSTOPPER® Soft Shell, i leggerissimi pantaloncini ALP-X PRO WS SO proteggono dall’ipotermia e dagli spruzzi nella parte posteriore. Facili da indossare sopra i tight o i pantaloncini+ ALP-X PRO 2in1, grazie al tessuto leggero possono essere comodamente riposti nella tasca posteriore di qualsiasi maglia.

 GORE BIKE WEAR Alp-X Pro Jersey

Durante la gara, è fondamentale avere una dose sufficiente di integratori e gli accessori a portata di mano. Grazie alla tecnologia innovativa FIRM HOLD Pocket e alla tasca posteriore a tre scomparti, la maglia ALP-X PRO è molto capiente e rimane sempre in asse, evitando l’effetto zavorra o spostamenti sulla schiena.

Gabi è il nostro HERO!

Gabi Winck correrà il Sellaronda HERO per SPORTLER e GORE BIKE WEAR®. Nelle prossime settimane, ci racconterà come intende preparasi alla gara di mountain bike più dura al mondo.

Carta d’identitá

Nome:                   Gabi Winck

Data di nascita: 6 ottobre 1962

Città:                     Bressanone

Professione:       Insegnante di scuola media

Hobby:                  Triathlon, corsa in montagna, scialpinismo, escursionismo… insomma, tutto quanto richieda resistenza e un briciolo di follia

Hobby diversi dallo sport: lettura, montaggio video

Come ti descriveresti?
Forse l’aggettivo che meglio mi si addice è “irrequieta”: non so stare con le mani in mano e sono sempre alla ricerca di nuove sfide.

Qual è la tua escursione in mountain-bike preferita?
Uno dei miei percorsi preferiti si snoda a mezza montagna: da Bressanone pedalo verso Naz, attraverso il ponte sulla Rienza e proseguo per il maso Niederst, la croce di Luson e Rodengo, per poi superare il ponte Rundl, passare per Sciaves e rientrare a Bressanone. Un altro tracciato che amo molto è il giro della Plose che, partendo sempre da Bressanone, sale a Valcroce e prosegue per la malga Rossalm, per poi seguire la Via Panoramica delle Dolomiti e il sentiero sui Prati di Gampen fino al rifugio Halsl e ridiscendere infine per la valle di Eores.

Cosa ti aspetti dal Sellaronda HERO?
Non essendo veramente una fanatica della tecnica, spero semplicemente che sia una bella giornata e, possibilmente, di non infortunarmi. In passato ho già preso parte a competizioni che richiedevano una grande resistenza, come diversi Ironman, tra cui Iron Man Lanzarote e Iron Man Hawaii, ma anche UTMB, Norseman, Swissman e Inferno-Triathlon, quindi al Sellaronda HERO la vera sfida per me sarà proprio la difficoltà tecnica.

Cosa ti spinge a partecipare al Sellaronda HERO?
Soprattutto l’idea di affrontare una competizione in cui dovrò dare tutto. Per me cimentarmi con tracciati impegnativi significa superare me stessa, tra l’altro anche perché l’anno scorso sono già stata vittima di due cadute con la mountain-bike.

Come pensi di prepararti al Sellaronda HERO?
Oltre a lavorare alla tecnica e a macinare chilometri con la bici da corsa, seguirò anche un allenamento mirato, con percorsi più lunghi e dal dislivello elevato da percorrere in MTB.

Quali sono i tuoi punti di forza e debolezza?
Della mia condizione non mi preoccupo troppo, perché penso che uno dei miei punti di forza sia la capacità di resistere, anche al dolore fisico. Quello che un po’ mi spaventa, invece, sono i passaggi che richiedono un’ottima preparazione tecnica.

Perché pensi che il Sellaronda HERO faccia per te?
La mia passione è fare movimento nella natura, soprattutto nelle nostre incantevoli montagne. Senza correre, posso pedalare tranquillamente per molte ore e anche questa volta darò il massimo per far onore ai miei due sponsor, “Gore Bike Wear” e SPORTLER.

Cos’altro vuoi raccontarci di te?
Se volete conoscermi meglio e sapere qualcosa di più delle mie “pazzie”, visitate il mio profilo Facebook o il mio canale YouTube!

27/06/2015 – Il mio Sellaronda HERO

Qui trovi l’articolo completo del Sellaronda HERO di Gabi.

Come mi preparo per il Sellaronda HERO

Training Nr. 5 – 23 giugno 2015

Il count-down prosegue… ancora quattro giorni! Mi sarò allenata abbastanza o no? Questi pensieri a questo punto non servono a niente… sarà quel che sarà… L’agitazione comunque sale. Ieri ho fatto l’ultimo allenamento lungo. Secondo tentativo sul percorso Arabba-Ornella-Porta Vescovo-Pordoi. La scorsa settimana dietro-front dopo 3 km per il temporale.

Visto che domenica c’era il Sellaronda Bike Day e non potevamo andare fino ad Arabba con la macchina, abbiamo fatto secondo la mia idea: rifare da Corvara la tappa attraverso Pralongià fino ad Arabba. A Campolongo troviamo 200 metri di traffico contrario di tutti i ciclisti e ci prendiamo delle occhiatacce… ma presto abbiamo abbandonato la strada asfaltata. Ornella bene, ma poi… spingi, spingi, spingi – mi è sembrato per chilometri. Finalmente poi di nuovo terreno dove si poteva pedalare e poi dopo un paio di tornanti finalmente in cima. L’arrivo di Porta Vescovo non è tanto lontano sopra di noi e il passo Pordoi ancora lontanissimo. Adesso discesa nella ghiaia. Non mi fido a “mollare” del tutto… questo lo fanno però un paio di mountain-biker che erano saliti con la funivia. Wooosh! Spariti! Sarà così per me sabato prossimo?

La larga discesa ora sfocia in un sentiero molto stretto, guarnito di pietre di ogni dimensione… e in parte con vista da vertigini verso il fondovalle. Ahi ahi… dovrò spingere per 2km? Per fortuna il sentiero non è tutto così. Arrivati al Pordoi ci mettiamo in fila con tutta la massa infinita dei ciclisti del bike day. Per me una cosa spaventosa, dopo quasi quattro ore di solitudine offroad. Ho sperato con tutto il cuore di non essere coinvolta in qualche incidente, viste le manovre di sorpasso a rischio di alcuni biker. In qualche modo alcuni di questi li ho raggiunti e superati nella salita successiva. 50 km e 2058 metri di dislivello in questo ultimo allenamento.

Non vedo l’ora di trovarmi sulla linea di partenza sabato. Se va tutto bene dovrei essere al traguardo per le 19 (spero). In ogni casò darò tutta me stessa per farcela e già adesso questa impresa mi fa molta soggezione.”

Training Nr. 4 – 12 giugno 2015

Ancora 14 giorni alla partenza…. piano piano sale l’agitazione. Oggi ho avuto notizia che posso partire solo alle 8.45. Questo vuol dire che ho solo 10 ore di tempo per il giro da 87 km.

Due settimane fa ho già provato il percorso, però “solo” quello corto e per metà anche sotto la pioggia… che salite – da urlo! E le discese… anche non male. E dire che non ho fatto il tratto per Porta Vescovo.
La settimana scorsa poi mi sono fatta il Passo Duron – si chiama così per qualche motivo!

Adesso sono proprio pronta! Il percorso e il panorama sono spettacolari e chiedono il massimo sia dai materiali che soprattutto dai ciclisti e cicliste. Anche se gli 87 km e 4700 metri di dislivello mi mettono un po’ di soggezione, non vedo l’ora di provarci!!! E darò del mio meglio per farcela!”

Training Nr. 3 – 27 maggio 2015

Ancora solo 30 giorni al grande giorno! Vado avanti a macinare chilometri e metri di dislivello con la MTB. Ancora non so se sono in grado di affrontare quei percorsi estremamente impegnativi. Ma resto sul pezzo e piano piano sono riuscita a fare senza dover smontare e spingere dei pezzi di tracciato, dove prima non avrei potuto rimanere in sella. Molto dipende anche dal riuscire ad andare avanti senza esitazioni. I recenti successi mi hanno fatto diventare un po’ presuntuosa… Che ce la possa fare ad affrontare la pista di downhill della Plose? Detto, fatto! Domenica pomeriggio era il momento, tempo stupendo, la neve dei giorni scorsi di nuovo sciolta. 1500 metri di salita su per la nostra montagna di casa: qui ho ancora avuto tempo di prepararmi a quello mi aspettava… In cosa mi sono avventurata? Quasi in cima, dei colpi e schianti nel bosco. Un orso??? Qualcosa di colorato appare un po’ sopra di me e poi scompare. Poi ancora dei colori… un urlo di sorpresa, uno stridore di freni… ahaha, c’è movimento oggi sulla pista di donwhill! Finalmente in cima. Arriva un furgone con rimorchio alla partenza: i downhiller che avevo visto non si sono proprio guadagnati la discesa con i loro sforzi. Una piccola sosta alla stazione a monte degli impianti o cerco di guadagnare tempo? Aiuto!!! Adesso le cose diventano serie.

Vado un po’ giù. Senza problemi. Un paio di curve, anche bene. Ehhh? Ce la faccio veramente. Oppure no? Passo indenne la prossima curva. I miei freni stridono. Aiuto, un sacco di pietre sul tornante! Meglio smontare. Quello è stato un grosso errore… perché se smonti anche solo una volta, la tua autostima scende drasticamente. Mi sono goduta pienamente il percorso attraverso il bosco, ma ogni 3 curve perdevo coraggio. Vuol dire frenare, smontare, spingere poco prima della tornante. C’era sempre qualcosa di troppo: troppo ripido, troppo stretto, troppi sassi, troppi alberi dopo la curva, troppo… Dopo un bel po’ di tempo sono arrivata in fondo. Mi sono comunque divertita. Ma ho imparato che un po’ più di umiltà mi farebbe bene. In ogni caso ho dovuto prendere atto del fatto che tecnicamente sono una schiappa e non devo sopravvalutarmi… Cosa vuol dire questo per la Hero? Spingere per 87 km???? No!!!! Vado avanti ad allenarmi con diligenza!”

Training Nr. 2 – 16 maggio 2015

Mancano solo 41 giorni all’evento dell’anno! Sono davvero concentrata sulla “pratica”. Tutto quello che imparo nella formazione tecnica, lo applico quasi tutti i giorni. È già ora di partire di nuovo su uno dei miei percorsi preferiti: Da Bressanone all’altopiano di Sciaves fino a Natz, giù al ponte sulla Rienza, su ripido fino a Niedersthof di Luson. Poi sul sentiero numero 1 fino a Vill / Rodengo e dopo un downhill rilassato fino alla Rundlbrücke e attraverso il bosco di Sciaves di nuovo a Bressanone, attraversando Novacella.

Circa 34 km e 1200 metri di dislivello. Per fortuna oggi non ho dovuto pedalare da sola, mi ha accompagnato mio cognato. I sentieri erano bagnati dalla pioggia di venerdì e soprattutto i passaggi con radici e rocce erano molto scivolosi. Il percorso è molto vario e c’è molto da vedere: come la Rienza  ruggisce sotto i due ponti Rienz- e Rundlbrücke. In direzione Rodengo abbiamo seguito un bellissimo sentiero didattico sulle api. Probabilmente potevo essere confusa con un grande fiore rosa con la mia maglietta Gore coloratissima! Per fortuna il nostro percorso qui si sviluppava su una strada asfaltata, in modo da poter rapidamente sfuggire alle piccole raccoglitrici di miele in caso di bisogno.

Ma oggi ho avuto anche una smorzata… non pensavo di dover scendere dalla bici tante volte come lo scorso autunno nel nostro ultimo tour. Infine, ho già fatto un’ora di tecnica… effettivamente è vero che i maestri non cadono dal cielo, nemmeno dopo un allenamento tecnico di un’ora. Ma cosa mi succederà al Sellaronda HERO? Spingerò per 87 km? Ma per consolarmi – oggi era davvero scivoloso sulle forestali bagnate e nel mio ultimo giro pochi giorni fa ero in realtà già orgogliosa di me stessa: il sentiero delle Castagne da Pardell via Velturno, Tötschling fino al Kinderdorf dovendo spingere solo un pochino.
E domani si continua con l’allenamento!”

Training Nr. 1 – 10 maggio 2015

RouteGabi-TrainingHo iniziato ad allenarmi per il Sellaronda HERO – training tecnico per donne.

Questo significa fare un giro attorno la città di Bressanone e scegliere SEMPRE le strade più brutte possibili. Applicare l’imparato: Strada sterrata con il 20% di pendenza, con una mano al manubrio, l’altra mano nel vuoto verso una persona immaginaria, le dita però non incrociate… hahaha. Scherzi a parte, ho veramente provato a fare tutto nel modo più corretto: bunny hop sopra un orbettino: purtroppo non ha funzionato… gli sono andata sopra con la ruota anteriore e con quella posteriore. Per fortuna non è successo niente, avrà avuto gli addominali contratti. La biscia dal collare invece (lunga min. 1,5 m), l’ho vista fortunatamente in anticipo, da poterla schivare.

Sono arrivata a casa, sana e salva, anche se con un pungiglione di 2 cm nella ruota e nella gomma. L’ho tirato fuori appena arrivata ed è uscita tutta l’aria. Per fortuna è successo a casa e non durante il mio percorso.

Sono comunque fiera di me, perchè mi sono lanciata in ogni difficoltà e ho provato a superare tutti gli ostacoli coraggiosamente. Il prossimo training tecnico può arrivare… il Sellaronda HERO invece deve ancora aspettare un po’… devo ancora allenarmi…”